Porticciolo di Martingana

Martingana

La zona ad est dell’isola, compresa tra l’Arco dell’Elefante e Martingana denominata “dietro l’isola” è raggiungibile solo dal mare, considerato che la scogliera è molto alta e si presenta  in alcune parti a strapiombo. Dalla barca lo spettacolo è davvero unico in quanto numerose sono le grotte e le calette dove l’acqua è limpidissima regalandoci magnifici colori.

Cala Martingana, però, è una delle calette dell’isola raggiungibili in entrambe le modalità: via terra e per un effetto ancora più sorprendente, via mare. Per chi ama le immersioni, le pareti rocciose e ricche di insenature sono rifugio di una fauna tutta da scoprire: cernie brune, murene giganti, polpi, aragoste, dentici, ricciole e nelle spaccature più profonde anche dei coloratissimi gamberi. Sulla sommità della lingua di roccia si trova, a circa 25 mt, un’ancora litica, testimonianza di antichi naufragi. Sul fondo sabbioso, invece, sono visibili pezzi abbandonati di vecchie reti a strascico, ormai ricoperte di spugne e incrostazioni madreporiche, tipiche del mediterraneo.

Il nome di Cala Martingana, trae ispirazione dalla forma della costa in quanto richiamante l’imbarcazione a velatura latina che ha la poppa uguale alla prua. Il piccolo “centro” abitato di questa caletta, se così è possibile definirlo, è composto da poche case collocate qua e la tra un terrazzamento di vite a l’altro.  La caletta risulta essere un luogo molto solitario, che in inverno è quasi completamente disabitato e in estate si popola di “qualche” turista. Per questo motivo, è la spiaggia ideale per tutti coloro in cerca di un po’ di quiete circondati dalla natura selvaggia dell’isola di Pantelleria.